Articolo Tempo libero Letteratura
Il mito di Orfeo e Euridice freccemartedì 1 ottobre 2013      


Secondo la tradizione classica, il cantore Orfeo, figlio di Apollo e di una musa, dopo la morte della sua sposa Euridice, intraprese un viaggio nell'Aldilà per ritrovarla e riportarla con sé: i signori dell'Oltretomba, Caronte e Cerbero, placati dal suo canto, gli concessero di riprendersi l'amata, a patto che egli non si voltasse a guardarla prima di essere tornato sulla Terra. Orfeo non rispettò quest'ordine e perse così Euridice. Riguardo alla morte di Orfeo si narrava che fosse stato fatto a pezzi dalle donne di tracia a causa della misoginia da lui manifestata dopo il ritorno dall'Aldilà, oppure dalle Menadi, seguaci del dio Dioniso.

Virgilio, nel quarto libro delle Georgiche e Ovidio, nel decimo libro delle Metamorfosi, riprendono il mito e narrano l'amore di Orfeo e di Euridice: la morte della donna per il morso di un serpente nascosto fra l'erba, durante la disperata fuga dalle lusinghe del pastore Aristeo; il dolore straziante di Orfeo e la sua discesa agli Inferi dove, con la dolcezza del canto, egli riesce a muovere a compassione Plutone e Proserpina, che gli concedono di riprendere con sé Euridice, a patto di non voltarsi finché non siano entrambi usciti dai confini infernali; e infine, l'amoroso timore di Orfeo che, preoccupato di non avvertire rumori dietro di sé, ma dimenticando che Euridice è solo spirito, si volge indietro e, così facendo, la perde per sempre.

Da allora, Orfeo, disperato, vive in solitudine, cantando il suo dolore e giurando di non volere più conoscere donne; queste, invasate da Dioniso, divengono Baccanti, straziano il corpo di Orfeo e gettano nell'Ebro la sua lira e la sua testa che, ancora invocando Euridice, è trasportata dalla corrente del fiume in mare aperto fino all'isola di Lesbo, culla della lirica greca. Su questa favola si esercitò anche la riflessione dei moralizzatori medievali. Già Boezio interpretava come una parabola, il viaggio di Orfeo agli Inferi e la definitiva ricaduta di Euridice nel buio dell'Aldilà: secondo tale interpretazione, l'anima che vuole dedicarsi a Dio, deve rinunciare ai piaceri del mondo e mai avere ripensamenti, mai volgere di nuovo a essi lo sguardo.

Le interpretazioni allegoriche medievali del mito concordano nel leggere il viaggio di Orfeo negli Inferi e la sua morte, come simboli della discesa di Cristo nel mondo e del suo martirio sulla croce. Dante pone onorevolmente Orfeo, in qualità di poeta, fra gli "spiriti magni" del "nobil castello"(Inferno, IV, 140). Poliziano segue fedelmente il racconto del mito, combinando insieme quello di Virgilio e quello di Ovidio, ma si allontana dalla tradizione classica in un punto fondamentale: la testa di Orfeo è solo un macabro e muto trofeo esibito da una delle baccanti. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Elisabetta  Mancini - vedi tutti gli articoli di Elisabetta  Mancini



Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su:


 

Ricetta del giorno
Spaghettini con zucchine e pomodorini
Portare ad ebollizione in una pentola 3,5 litri d’acqua, salare con sale grosso, e lessare gli spaghettini per 8 minuti.
Nel frattempo, lavare ....
Arredamento Attrezzi Benessere Decorazioni Elettricità Fai da te Famiglia Finanza familiare Grandi elettrodomestici Idraulica Materiali Muratura Piccoli elettrodomestici Riciclo Riscaldamento Salute Tempo libero




Articoli correlati

Operazione Berillio di Mauro Predasso - giovedì 12 settembre 2013
Tema sempre più innovativo e di successo quello trattato dallo scrittore Mauro Predasso che tocca un argomento caldo, specialmente in Italia, che è quello delle scorie nucleari. Per sensibilizzare il suo pubblico lo scrittore va oltre la semplice ........

Alexander Islamicus di Vincenzo La Salandra - lunedì 9 settembre 2013

Chi era e chi è stato Alessandro Magno per gli islamici? La risposta è questa domanda suggestiva la da il dottor Vincenzo La Salandra nel suo lavoro di ricerca che prende in esame la figura di Alessandro Magno secondo ........

Pubblicazioni con contributo, una valida strada per il proprio futuro - mercoledì 20 novembre 2013
Per degli scrittori esordienti, cioè personaggi non noti che vogliono tentare la strada dello scrittore per potersi affermare nella società, l'unico modo per sfondare, o almeno tentare di sfondare nel mondo libraio, è ........

Sui "grandi Sofisti" Ippia di Elide tra critica letteraria e "polymathia" - venerdì 4 ottobre 2013
L'analisi quasi estrema delle parole e del linguaggio fu la base di partenza dei filosofi sofisti, maestri di virtù e delle persuasione. Questi intellettuali dell'antica Grecia basavano le loro dissertazioni filosofiche proprio ........

Anche il silenzio è una risposta - giovedì 16 gennaio 2014

Distacco insanabile che a volte per orgoglio non si ricuce o per cause di forza maggiore, come può essere la morte non si riesce a parlare più con una persona cara ma che ci ha ferito o con una persona che ci ha deluso ........



Ricetta del giorno
Arancini di riso alla siciliana
Fate lessare il riso in abbondante acqua salata, sgocciolatelo bene e ancora caldo mantecatelo con lo zafferano, il parmigiano grattugiato e due delle ....



 articolo Tempo libero Letteratura
Il mito di Orfeo e Euridice freccemartedì 1 ottobre 2013      

Secondo la tradizione classica, il cantore Orfeo, figlio di Apollo e di una musa, dopo la morte della sua sposa Euridice, intraprese un viaggio nell'Aldilà per ritrovarla e riportarla con sé: i signori dell'Oltretomba, Caronte e Cerbero, placati dal suo canto, gli concessero di riprendersi l'amata, a patto che egli non si voltasse a guardarla prima di essere tornato sulla Terra. Orfeo non rispettò quest'ordine e perse così Euridice. Riguardo alla morte di Orfeo si narrava che fosse stato fatto a pezzi dalle donne di tracia a causa della misoginia da lui manifestata dopo il ritorno dall'Aldilà, oppure dalle Menadi, seguaci del dio Dioniso.

Virgilio, nel quarto libro delle Georgiche e Ovidio, nel decimo libro delle Metamorfosi, riprendono il mito e narrano l'amore di Orfeo e di Euridice: la morte della donna per il morso di un serpente nascosto fra l'erba, durante la disperata fuga dalle lusinghe del pastore Aristeo; il dolore straziante di Orfeo e la sua discesa agli Inferi dove, con la dolcezza del canto, egli riesce a muovere a compassione Plutone e Proserpina, che gli concedono di riprendere con sé Euridice, a patto di non voltarsi finché non siano entrambi usciti dai confini infernali; e infine, l'amoroso timore di Orfeo che, preoccupato di non avvertire rumori dietro di sé, ma dimenticando che Euridice è solo spirito, si volge indietro e, così facendo, la perde per sempre.

Da allora, Orfeo, disperato, vive in solitudine, cantando il suo dolore e giurando di non volere più conoscere donne; queste, invasate da Dioniso, divengono Baccanti, straziano il corpo di Orfeo e gettano nell'Ebro la sua lira e la sua testa che, ancora invocando Euridice, è trasportata dalla corrente del fiume in mare aperto fino all'isola di Lesbo, culla della lirica greca. Su questa favola si esercitò anche la riflessione dei moralizzatori medievali. Già Boezio interpretava come una parabola, il viaggio di Orfeo agli Inferi e la definitiva ricaduta di Euridice nel buio dell'Aldilà: secondo tale interpretazione, l'anima che vuole dedicarsi a Dio, deve rinunciare ai piaceri del mondo e mai avere ripensamenti, mai volgere di nuovo a essi lo sguardo.

Le interpretazioni allegoriche medievali del mito concordano nel leggere il viaggio di Orfeo negli Inferi e la sua morte, come simboli della discesa di Cristo nel mondo e del suo martirio sulla croce. Dante pone onorevolmente Orfeo, in qualità di poeta, fra gli "spiriti magni" del "nobil castello"(Inferno, IV, 140). Poliziano segue fedelmente il racconto del mito, combinando insieme quello di Virgilio e quello di Ovidio, ma si allontana dalla tradizione classica in un punto fondamentale: la testa di Orfeo è solo un macabro e muto trofeo esibito da una delle baccanti. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Elisabetta  Mancini - vedi tutti gli articoli di Elisabetta  Mancini





Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su: